Una Vita da Social
Compagna di sensibilizzazione in collaborazione con la Polizia di Stato
La Polizia di Stato si e’ sempre ispirata ad un modello di sicurezza partecipata, nel quale le forze di polizia, protagoniste assolute del panorama della sicurezza, non sono destinatarie incondizionate delle politiche in materia di preservazione della pace sociale.
questo significa che la sicurezza non ha sedi esclusive ma va tutelata insieme: forze di polizia, enti locali, istituzioni, aziende e forze sane della società.
Aumentare il numero degli arrestati non vuol dire che possiamo sentirci più tranquilli.
Siamo convinti che l’unica arma veramente efficace per tutelare i nostri figli, sia la promozione di una nuova cultura dell sicurezza, il quanto più possibile immune da spiacevoli incontri.
La Polizia Postale e delle comunicazioni se da un lato svolge una incisiva attività repressiva dei reati informatici, dall'altro promuove ed incentiva campagne di sensibilizzazione come le iniziative nelle scuole sulla cultura della legalità e navigazione sicura dei minori sulla rete internet, affinché essi maturino un uso sicuro, consapevole, corretto e critico di questa tecnologia, conoscendone sia le potenzialità, sia i rischi e i modi per proteggersi.
I dati disponibili e le nostre esperienze nelle scuole ci mostrano che i bambini delle scuole elementari già iniziano ad avere i primi contatti con i mezzi informatici e la rete internet, che aumentano man mano che questi diventano più grandi.
Internet e’ uno strumento di grande utilità per tutti e per un adolescente e’ anche un valido strumento di crescita culturale, se sostenuto pero’ da una navigazione corretta, consapevole e critica di questa tecnologia.
Proprio per i recenti e raccapriccianti fatti di cronaca di pedofilia online e cyber bullismo, che hanno portato al suicidio di alcuni adolescenti, hanno imposto l’impegno di proporre e realizzare delle campagne informative sui rischi del web.
Il progetto “una vita da social”, vuole calarsi nella filosofia dei giovani interlocutori, interagendo con un linguaggio comunicativo semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età, coinvolgendo cosi’ dai più piccoli ai docenti ai genitori, con la finalità di combattere la violenza e la prevaricazione dei giovani bulli.
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