I Seminari di Generazioni Connesse
Per i professionisti dell'Infanzia (assistenti sociali, pediatri, psicologi ed educatori abilitati) docenti, centri antiviolenza e operatori del terzo settore.

I giovani, si ritrovano oggi ad affrontare dinamiche complesse legate ad un uso sempre più precoce e intenso delle tecnologie digitali, specifiche dei nuovi ambienti online.
Le competenze di cui studentesse e studenti necessitano e che devono sviluppare per un confronto costruttivo, critico e consapevole con le nuove tecnologie sono dunque complesse e articolate e sono indispensabili per valutare in anticipo le possibili conseguenze di tutte le azioni online, .
Agire online è infatti un agire libero solo se si è messi/e nelle condizioni di “conoscere le regole del gioco” , se si è in grado cioè di fare scelte il più informate e consapevoli possibili, riconoscendo le implicazioni delle stesse e anche eventuali zone grigie che non sempre è possibile controllare.
I seminari sono realizzati da Save The Children Italia Onlus, EDI e Telefono Azzurro
Lo scopo dei seminari
Il progetto Generazioni Connesse ha programmato un ciclo di seminari formativi e di sensibilizzazione dedicati ai professionisti dell’infanzia (assistenti sociali, pediatri, psicologi, educatori, docenti e dirigenti scolastici) con lo scopo di:
- Favorire una riflessione critica sul ruolo dei nuovi media nella vita di bambini e ragazzi/e conducendo i partecipanti - attraverso un percorso transdisciplinare che si articolerà in sette incontri - ad una ricognizione degli attuali elementi che compongono il complesso mondo dei nuovi media sia dal punto di vista tecnico che culturale.
- Approfondire il complesso rapporto tra ambienti digitali, libertà personale/responsabilità/protezione di bambini/e e ragazzi/e combinando l'approccio preventivo a quello riparatorio, così da affrontare il fenomeno nella molteplicità dei suoi aspetti e offrendo competenze utili ad operare in modo adeguato nella rilevazione precoce del rischio e di supporto nella fase di intervento.
- Migliorare la relazione educativa professionista–ragazzo/a nella misura in cui l’educazione al mezzo è una chiave d’accesso per l’adulto alla vita, emotiva e relazionale, dei più giovani.