Ragazzi - Youth Panel Italia - lunedì, 25 marzo 2019
L’ odio non è un’opinione: hate speech ai tempi di Internet
Puglia

Poche persone riescono ad essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo
Con l’avvento di Internet e lo sviluppo dei social media è cambiata sempre di più l’idea di discussione pubblica.
Se con la tv si andava affermando il concetto di società di massa, nella quale l’opinione del singolo non emergeva e si nascondeva dietro a quella del gruppo, ora social network e forum danno la possibilità di dare spazio alle constatazioni altrui, aperte a scambi e condivisioni di pensieri, idee e giudizi.
Degenerazione di ciò è, però, l’invasione del linguaggio di odio online con tematiche razziste e discriminatorie, non solo contro i migranti, ma, sempre più, contro le donne, le persone LGBTI, i rom, le religioni e i loro fedeli.
Non a caso si assiste, in parallelo, al dilagare del populismo in politica che con odio, paura e insicurezza rinforzano i pregiudizi già esistenti e contribuiscono a creare nuove divisioni e intolleranza.
Quante volte, ad esempio, si è sentito che la migrazione porta “miseria, malattie e criminalità”? O che “i rifugiati rubano il lavoro” e per questo “non si possono prendere tutti”?
Se da una parte ci sono diverse carte e dichiarazioni a tutelarci, dall’altra bisogna anche tener conto che tutti siamo protagonisti della rete e che dunque anche piccoli gesti possono contribuire ad arginare un fenomeno così dilaniante e infastidente. Ecco dei consigli da seguire:
- Segnala i casi di discorsi dell’odio alla policy del social network
- Prendi contatto con le persone che utilizzano un linguaggio insultante, per cercare di sensibilizzarle sull’impatto che il loro comportamento può avere sugli altri
- Incoraggia gli altri a ignorare le provocazioni dei ‘troll’ che adottano comportamenti insultanti
- Modifica articoli di Wikipedia o di altri siti con contenuti gratuiti che diffondono informazioni errate o inadeguate sui gruppi frequentemente presi di mira dal discorso dell’odio
- Posta commenti sui siti i cui contenuti sono errati, parziali o razzisti.
- Invia domande o reclami agli autori di commenti intolleranti o razzisti
- Esorta gli altri a condannare o a segnalare gli episodi di discorsi dell’odio, a esprimere solidarietà alle vittime o a impegnarsi in altre attività
- Utilizza i social per invitare i follower a navigare sui siti utili o ad impegnarsi in iniziative di campagne stimolanti
Informarsi online, attraverso smartphone e pc, fa ormai parte del quotidiano ed è importante, dunque, saper bilanciare la premura verso la tutela dell’espressione personale con il diritto di ricevere un’informazione giusta e corretta!
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