Scuola e Docenti - martedì, 19 maggio 2020

6 - APPROCCIO METODOLOGICO

Linee Guida per le Scuole



6.1 - Promozione di conoscenze specifiche rivolte a tutti gli attori scolastici (insegnanti, studenti e genitori) in merito all’uso delle tecnologie digitali attraverso metodologie formative attive e partecipative che consentano anche processi di apprendimento orizzontale fra pari (peer to peer support) e di self/peer empowerment.

6.2 - Promozione dell’Educazione Civica Digitale (ECD) anche attraverso una maggiore comprensione dei rischi e delle potenzialità degli ambienti digitali.

6.3 - Promozione dell'educazione al rispetto. Assunzione e promozione di un approccio basato sui diritti umani e sulla tutela della dignità umana, su un dialogo paritario e rispettoso tra tutti gli individui, che promuova il contrasto a messaggi di odio, violenza e discriminazione sia online sia nella dimensione reale.

6.4 - Sviluppo del pensiero critico per un uso consapevole delle tecnologie digitali e della capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie scelte nell’utilizzo di tali tecnologie.


Approfondimento

Le parole chiave dell’educazione sono spirito critico e responsabilità e questo vale anche quando la decliniamo in termini di educazione civica digitale. Lo spirito critico è fondamentale per studenti e non solo (docenti e famiglie sono altrettanto coinvolti), in quanto permette agli attori di essere pienamente consapevoli che dietro alle potenzialità legate alla tecnologia si celano implicazioni sociali, culturali ed etiche. La responsabilità, invece, entra in gioco relativamente all’utilizzo delle tecnologie digitali, al fine di richiamare chi le usa a considerare gli effetti che ciascuna azione svolta su di essi di fatto ha, nella quotidianità.

Dallo spirito critico e dalla responsabilità deriva la capacità di saper massimizzare le potenzialità della tecnologia (ad es. in termini di educazione, partecipazione, creatività e socialità) e minimizzare quelli negativi (ad es. in termini di sfruttamento commerciale, violenza, comportamenti illegali, informazione manipolata e discriminatoria).

Una proposta di intervento basata su metodologie formative attive e partecipative permette maggior chances di cambiamento in tutti gli attori coinvolti, studenti/esse e adulti proprio perché attiva un processo non solo di passaggio di conoscenze ma anche di competenze. Approcci basati su processi di apprendimento orizzontale fra pari (peer to peer support / education) sono da prediligere nella fascia di età pre-adolescenziale e adolescenziale soprattutto per quelle tematiche, come la promozione dell’uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali, che toccano argomenti vicini e importanti per i ragazzi e le ragazze. Questi metodi permettono di attivare i partecipanti promuovendo un cambiamento che parte dall’interno, andando cioè ad influire sui processi, le dinamiche che agiscono già a livello informale all’interno del gruppo dei pari.


Riferimenti e consigli

RIFERIMENTI

Nel gennaio 2018 il MI, in attuazione dell’azione #14 del PNSD, ha pubblicato il “Sillabo di Educazione Civica Digitale“ per supportare le scuole e i docenti nella costruzione di percorsi curricolari con l’obiettivo di formare cittadini digitalmente consapevoli e responsabili.

https://www.generazioniconnesse.it/site/it/educazione-civica-digitale/

https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/cose-curriculum-educazione-civica-digitale-perche-serve-alle-scuole-allitalia/

Si veda il Piano Nazionale Di Educazione Al Rispetto finalizzato a promuovere nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un insieme di azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza attiva e globale.

Si veda il Manifesto Della Comunicazione Non Ostile, una carta che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.

Si vedano le LINEE GUIDA NAZIONALE “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione” che rispondono alla necessità di fornire alle scuole indicazioni utili a coniugare l’informazione con la formazione, intervenendo per la propria funzione educativa, in continua sinergia con le famiglie attraverso un’azione che non si limiti a fornire conoscenze, ma agisca sull’esperienza e sulla dimensione emotiva e relazionale.


CONSIGLI

  • Sarebbe preferibile protendere per la scelta di interventi o progetti che adottino metodologie formative attive e partecipative che consentano anche processi di apprendimento orizzontale fra pari, volte al passaggio naturale di conoscenze emozioni ed esperienze da parte di un gruppo nei confronti di altri pari.

  • È consigliato l’utilizzo di metodologie che permettono un apprendimento cooperativo tra pari, come la peer education. Tale approccio, quando utilizzato con i bambini/ragazzi, dovrebbe prevedere, all’interno delle azioni del progetto, anche il coinvolgimento dei docenti, dei genitori in modo da promuovere un intervento sistemico che attivi tutte le componenti della scuola.

  • Le tecnologie digitali rappresentano una parte integrante e integrata delle relazioni tra pari, che diventano quindi il naturale riferimento dei ragazzi, piuttosto che gli adulti. Abbinare metodologie partecipative e tra pari, come la peer education e media education significa propendere per metodologie coinvolgenti volte a rendere protagonisti bambini/e ragazzi/e al fine di realizzare alcuni loro orizzonti progettuali.

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