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Gestire la comunicazione nei social

Post, immagini, tracce



“Social media” è una espressione ormai nota che «rimanda alla dimensione sociale che è, per la maggior parte delle persone, una dimensione di prossimità o di comunità» (Martel, 2015, p. 344). Le ricerche e gli studi condotti in questi anni confermano un aspetto interessante: Instagram, TikTok e i social più diffusi tra i ragazzi funzionano come occasione di relazione e socializzazione finalizzata primariamente al mantenimento dei contatti esistenti. Ovvero, tutte quelle persone che conosciamo: per dirla in una battuta, la cerchia dei pari e quella immediatamente limitrofa. La seconda funzione riguarda certamente l’estensione della propria rete sociale, attivando cioè contatti nuovi e utili, che qualcuno definisce “legami deboli” perché non legati alla prima cerchia affettiva. Riprendendo le parole di danah boyd, «(…) i social media sono diventati uno spazio pubblico importante dove gli adolescenti possono incontrarsi e socializzare con i propri pari in modo informale. Sono alla ricerca di uno spazio tutto loro per capire il mondo oltre la loro camera da letto» (boyd, 2014, p. 33). Nella situazione vissuta durante la pandemia, i social sono diventati l’unico spazio di socializzazione e confronto possibile, hanno rappresentato l’unico modo per “uscire fuori” dall’isolamento fisico attraverso una piattaforma di comunicazione, per condividere e non perdere il contatto umano. Attraverso lo schermo abbiamo passato del tempo guardando film, serie e programmi, ma abbiamo anche organizzato sessioni di “co-viewing”, guardando a distanza lo stesso show e commentandolo online, o usando Twitch per seguire insieme lo stream offerto, in gruppo, proprio come una platea riunita.

#EDUCAZIONE AI MEDIA, #Pillole Teoriche,
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Allegati

- Gestire la comunicazione nei social-ed-media.docx.pdf


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