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Multiliteracies

La prospettiva di Cope e Kalantzis



Il paradigma delle multilitercies è l’esito condiviso di un gruppo di lavoro - il New London Group – guidato da due autori molto interessanti: Bill Cope e Mary Kalantzis. La domanda che il gruppo si pone, e che fornisce un avvio decisivo allo sviluppo del paradigma, potrebbe essere così sintetizzata: "cosa sta succedendo nel mondo della comunicazione e cosa nel modo con cui si insegna a leggere e scrivere?”. Lo sfondo nel quale il quesito si inserisce è quello degli ambienti multiculturali attuali, densi di connessioni, abitati da reti. In tale contesto, l'idea di alfabetizzazione tradizionale sembra non essere più così significativa, poiché tende a ridurre in poche battute la complessità del tempo che viviamo: imparare a scrivere e a leggere sono decisivi, ma non possono essere intesi in maniera rigida.

La costruzione del concetto di multiliteracies (che in italiano potremmo tradurre come “alfabetizzazioni molteplici” indicando un saper leggere e scrivere non solo relativo al testo scritto), dunque, è contestualizzato nel quadro dei cambiamenti del nostro modo di vivere e comunicare, in chiave di multiculturalità, stimoli, connessioni e reti globali. Il termine inglese integra il livello della multimedialità (e della presenza di diversi linguaggi di comunicazione) e il livello della multiculturalità (incrocio di culture e lingue). Ecco che la nuova cornice legata alla comunicazione e ai linguaggi (al plurale) è frutto della combinazione di aspetti differenti o modi differenti: linguistico, visuale, audio, spaziale, gestuale, tattile. Ciò che occorre, dunque, ha a che fare con la capacità di comprendere e di negoziare i significati che provengono da canali e medium diversi tra loro.

#EDUCAZIONE AI MEDIA, #Pillole Teoriche,
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Allegati

- Multiliteracies.docx.pdf


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