Glossario
ADI
Agenzia Digitale Italiana, documento strategico nazionale con cui l'Italia fissa le modalità e le priorità di intervento per la digitalizzazione del sistema Paese. I temi e gli obiettivi sviluppati a livello europeo con l'Agenda Digitale Europea, vengono declinati in Italia con ADI che fa a sua volta da guida alle Agende Digitali Locali costituite nei Comuni e Province d'Italia.
ADVISORY BOARD
Entità consultiva, formata da organizzazioni nazionali e internazionali, istituzioni, società scientifiche, Media, industrie ICT (Information and Communication Technologies) e di telefonia mobile, assicurazioni e università, finalizzata alla promozione di iniziative comuni sulle tematiche relative alla sicurezza online e all’uso positivo e consapevole delle tecnologie digitali.
BIK
Portale Internet for Kids, piattaforma che offre una serie di risorse sul tema dell’alfabetizzazione mediatica da tutta Europa.
INHOPE
Rete di 51 hotlines di 45 Paesi in tutto il mondo. Si occupa della lotta contro i contenuti illegali online, con lo scopo di contrastare gli abusi sessuali sui minori in Internet, grazie al finanziamento e sostegno della Commissione Europea nell’ambito del Programma Safer Internet. Le Hotlines afferenti alla rete INHOPE offrono agli utenti della rete la possibilità di segnalare in forma anonima materiale internet illegale, tra cui materiale pedopornografico.
INSAFE
Network europeo composto da Safer Internet Centres (SICs – Centri nazionali per la sicurezza in rete) che ha tra gli obiettivi quelli di offrire a bambini/e ragazzi/e strumenti utili per promuovere l’utilizzo sicuro e responsabile di internet e delle tecnologie digitali.
PPP
Public and Private Partnership (Partenariati Pubblico-Privato), accordi contrattuali a lungo termine tra il governo e un partner privato, in base ai quali quest’ultimo presta e finanzia servizi pubblici utilizzando un capitale fisso e condividendo i rischi associati. I PPP possono essere progettati per realizzare una vasta gamma di obiettivi in vari settori, come i trasporti, l’edilizia sociale, l’assistenza sanitaria, e possono essere strutturati secondo approcci differenti. Essi vengono definiti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
OCSE
(Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) istituita con la Convenzione sull'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, firmata il 14 dicembre 1960 ed entrata in vigore il 30 settembre 1961, sostituendo l'OECE, creata nel 1948 per amministrare il cosiddetto "Piano Marshall" per la ricostruzione postbellica dell'economia europea. L’obiettivo principale dell’OCSE è la promozione, a livello globale, di politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini. Tra le tematiche trattate dall’Organizzazione, si trova anche quella relativa alla cooperazione tecnologica e all’innovazione (digitale, biotecnologie, ICTs).
PTOF
(Piano Triennale dell’Offerta Formativa), documento programmatico e informativo più importante di un Istituto. Esso esplicita l’intenzionalità educativa e formativa dell’Istituto, attraverso le risorse (umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche) che ha a disposizione, valorizzandole al meglio per conseguire una proficua sinergia con utenti e territorio. La sua stesura è il risultato di un processo che parte dall’analisi dei dati del Rapporto di autovalutazione di Istituto e dalla conseguente individuazione dei punti di forza e di debolezza della scuola, definendo successivamente gli obiettivi prioritari dell’Istituto. A valle di questo processo si delinea quindi un percorso progettuale su base triennale del curricolo, dei progetti didattici, dell’offerta extracurricolare, definendo anche i rapporti con altri Enti ed Istituzioni del territorio che possano concorrere allo sviluppo del piano, oltre alle modalità organizzative più idonee e alla richiesta dei docenti necessari al pieno raggiungimento degli obiettivi in base alla normativa sull’organico funzionale.
ALLEANZA EDUCATIVA TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’intento di collaborazione reciproca che la scuola vuol stabilire con la famiglia nell’educazione di bambini/e ragazzi/e. È un patto tra scuola (dirigente, docenti, personale ATA) e famiglia (genitori o chi ne fa le veci) nel rispetto dei ruoli, costruita su un continuo esercizio di dialogo, confronto/incontro per negoziare il “minimo comune irrinunciabile” al fine di favorire il successo formativo di ciascun studente/studentessa; nonché occasione di crescita migliorando la fiducia e il clima relazionale.
CURRICOLO DIGITALE
Percorso didattico progettato per sviluppare competenze digitali; di facile replicabilità, utilizzo e applicazione; necessariamente verticale (su più anni di corso e/o su più livelli di istruzione); con forti elementi di interdisciplinarità e trasversalità curricolare; declinato attraverso modalità di apprendimento pratico e sperimentale, metodologie e contenuti a carattere altamente innovativo; teso ad accelerare e aumentare l’impatto verso il rinnovamento delle metodologie didattiche; scalabile a tutta la scuola e al sistema scolastico.
VADEMECUUM
Documento per genitori e insegnanti utile per orientarsi nella gestione di alcune problematiche inerenti l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) da parte di ragazze e ragazzi.
MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE
Carta che elenca 10 princìpi di stile utili a migliorare il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa che vuole favorire comportamenti rispettosi e civili e far sì che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.
PEER EDUCATION
Metodo educativo secondo cui alcuni membri selezionati di un dato gruppo (che diventeranno peer educators) ricevono una formazione specifica da parte di esperti e vengono successivamente inseriti nel gruppo di appartenenza per realizzare attività con i propri coetanei, tutto ciò per facilitare un cambiamento positivo nei comportamenti del proprio gruppo di riferimento. Attivare un percorso di Peer Education, suggeriamo di prevederne l’articolazione nelle seguenti fasi:
- Selezione del gruppo peer - Tra i criteri di selezione dei peer segnaliamo quello di un bilanciamento tra maschi e femmine, l’interesse al tema e la presenza di capacità comunicative e relazionali (leader positivi);
- Formazione e progettazione dell’intervento – prevedere una fase in cui il gruppo dei peer si costituisce, condivide delle regole interne, acquisisce conoscenze specifiche e metodologiche, per poi passare alla progettazione e simulazione delle attività da proporre alle classi;
- Implementazione nelle classi – il supporto dei docenti è fondamentale durante la realizzazione degli interventi: non solo il referente deve provvedere alla calendarizzazione degli incontri, ma tutti i docenti presenti in aula devono aver condiviso l'opportunità di questa metodologia.
https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?Id=22414
http://www.atsbg.it/upload/asl_bergamo/gestionedocumentale/Manuale_A4_21_03_2011_784_26068.pdf
www.traiettorienonlineari.com/bologna/wp-content/uploads/2015/07/rivoltella-ferrari-carenzio.pdf
PIANO NAZIONALE DI EDUCAZIONE AL RISPETTO
Finalizzato a promuovere nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un insieme di azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza attiva e globale.
SILLABO DI EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE
Inquadra il corpus di temi e contenuti che sono alla base dello sviluppo di una piena cittadinanza digitale degli studenti attraverso il percorso educativo. risorsa, anche associata a materiali dedicati attraverso una raccolta OER (Open Educational Resources) disponibile all’indirizzo ecd. generazioniconnesse.it e costruita con numerosi esperti e organizzazioni operanti nei campi trattati dal sillabo, che il Ministero mette a disposizione delle scuole e di docenti e studenti.